CARLO CELLAMARE | ABITARE LE PERIFERIE

 
 
       
 
 

collana I libri del RIF Museo delle Periferie
a cura di Giorgio de Finis


 
 
Il libro

Le periferie erano tradizionalmente considerate un luogo geograficamente lontano dal centro e quindi di minore valore. Anzi, venivano generalmente considerate luoghi di degrado. Questa interpretazione era agganciata a un’organizzazione urbana oggi ormai superata: il centro non è più uno, ma sono tanti, e al loro interno ci sono molte situazioni di degrado. Le periferie si moltiplicano e hanno caratteri molto differenti, diventando il modo con cui si organizzano spazialmente le città. Questo permette di riconoscere come alle periferie vada riconosciuta una specifica complessità, nella quale dinamismo e socialità convivono con contraddizioni e difficoltà. Questo obbliga a mutare l’approccio allo studio delle periferie utilizzando metodologie incentrate sul lavoro interdisciplinare e sul campo, spesso con un coinvolgimento nei processi in corso, in termini di ricerca-azione.
 

Carlo Cellamare docente di urbanistica presso l’Università “Sapienza” di Roma, direttore del Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’abitare”, direttore della rivista Tracce Urbane e membro del Collegio del Dottorato in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica della Sapienza Università di Roma (e referente del curriculum Tecnica Urbanistica). Responsabile scientifico di diverse ricerche, a carattere nazionale e internazionale, svolge attività di ricerca sui temi del rapporto tra urbanistica e vita quotidiana, delle pratiche urbane, dei processi di progettazione ambientale e territoriale, della riqualificazione delle periferie, con riferimento soprattutto a Roma. Tra le sue pubblicazioni: Fare città. Pratiche urbane e storie di luoghi (Elèuthera 2008), Progettualità dell’agire urbano (Carocci 2011), Città fai-da-te. Tra antagonismo e cittadinanza. Storie di autorganizzazione urbane (Donzelli 2019) e Periferia. Abitare Tor Bella Monaca (con F. Montillo, Donzelli 2020).