ALESSANDRO GILIOLI | GIORNALISMO E PERIFERIE. DA DOVE RIPARTIRE
Di solito i giornalisti si accorgono delle periferie solo in due occasioni: quando votano al contrario di come dicevano i sondaggi o di come le stesse periferie votavano trent’anni fa; quando c’è qualche piccola o grande rivolta sociale (di solito contro i migranti), meglio se strumentalizzabile politicamente.
ALTRI CONTENUTI NELLA STESSA CATEGORIA
72 elementi |
Vedi tutti »
Incontro a cura di Giorgio De Finis. Con la partecipazione di Ozmo. La periferia si mostra oggi come il...
Incontro a cura di Fabio Benincasa. La lezione presenterà esempi nazionali e internazionali di...
Incontro a cura di Carmelo Baglivo. Che cos’è la periferia? Che significato attribuiamo a questa parola? È...
Il kentron fu in origine pungiglione, ma anche una puntura. Solo più tardi avrebbe indicato la punta di un...
La trap, considerata la più recente evoluzione della musica rap, approda in Italia dai quartieri...
Sempre più persone, in contesti e Paesi diversi, sono vittime di sistemi e software di sorveglianza, che...
Il fieldwork è diventato uno strumento essenziale per capire molti fenomeni e soprattutto per comprendere...
Prima c’erano le città e subito dopo le periferie. Qual è il loro confine? Quella linea che cammina tra i...
Di solito i giornalisti si accorgono delle periferie solo in due occasioni: quando votano al contrario di...
Incontro a cura di Antonio Pavolini. Molti identificano la “buona lingua” con la norma linguistica, esiste...
Quando scriviamo in rete, ci sentiamo sempre “centro” o “periferia” di qualcosa. Se entriamo in una...
Le più attuali forme di consumo creativo degli spazi urbani si manifestano non già a cosciente discapito...