FRANCESCO CARERI | CIRCO. CASE IRRINUNCIABILI DI RICREAZIONE CIVICA E OSPITALITÀ


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8 novembre 2020, 11:00

Incontro a cura di Giorgio de Finis

Il progetto CIRCO propone di trasformare il patrimonio dismesso in una rete metropolitana di “Case” dove sperimentare reciprocamente le infinite forme di quell’Ospitalità che in tutte le culture è sempre stata un atto sacro. L’immaginario è quello del circo: un luogo colorato, magico, nomade ed estraneo alla città, fiero della sua diversità, universo itinerante che si installa nei terreni di scarto, dove tutti hanno competenze e risorse da condividere in un progetto comune.
Il circo è il nomade socialmente accettato, è il diverso tra noi desiderabile e di cui sentiamo un’arcaica necessità. È Irrinunciabile, indomabile, irriducibile, è la contraddizione sempre più necessaria: un luogo che mostra la sua alterità senza sfociare nel conflitto. Un luogo che se venisse omologato perderebbe le sue energie rigeneratrici, la sua carica di provocazione, di stimolo, di innovazione.
La sua natura è di spazio normogeneratore, un’architettura in divenire che invece di subire regole è capace di proporre nuove regole per tutti.
 
Francesco Careri è Professore Associato di Progettazione Architettonica e Urbana presso l’Università Roma Tre, dove dirige il Master Environmental Humanities e il Master Arti Performative e Spazi Comunitari. È co-fondatore di Stalker, con cui dal 1995 sperimenta azioni e ricerche nella città multiculturale. Dal 2006 tiene il corso di Arti Civiche che si svolge interamente camminando e interagendo con i fenomeni urbani emergenti. È autore di Constant. New Babylon, una Città Nomade (Testo & Immagine, 2001); Walkscapes. El andar como pràctica estética / Camminare come pratica estetica (Einaudi 2006); Pasear detenerse (Gustavo Gili, 2016); e con Lorenzo Romito, Stalker/Campus Rom (Altrimedia, 2017).
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