Incontro e proiezione
La storia ai margini della storia
Dialogano con Pablo Echaurren
Bruno Di Marino e Antonello Matarazzo
Cosa sarebbe successo se l’uomo di Neanderthal fosse prevalso sull’Homo Sapiens? Che relazione c’è tra l’arte e l’evoluzionismo? E perché mai l’evoluzione si comporta come un bricoleur? E infine: cosa c’entra in tutto questo Marcel Duchamp?
L’incontro introduce la proiezione del film
“Pablo di Neanderthal. Arte, evoluzione e bricolage”, un film di Antonello Matarazzo un film di
con Pablo Echaurren, scritto da Bruno Di Marino, Pablo Echaurren, Antonello Matarazzo
… (63’, Italia, 2022).
“Questo non è un documentario e non è il portrait dell’artista Pablo Echaurren, ma una riflessione in forma di caleidoscopio sul nostro passato, sul nostro presente e sul nostro futuro”.
Pablo Echaurren, nato a Roma nel 1951, inizia a dipingere sotto la guida di Gianfranco Baruchello, per poi venire ingaggiato dal critico-gallerista Arturo Schwarz che fa conoscere il suo lavoro in Italia e all’estero. L’opera di Echaurren, risultato di un’attività molteplice che si muove tra disegno, scrittura, illustrazione e meta-fumetto, indaga su un possibile rapporto tra avanguardia e arte popolare, in un cortocircuito tra “alto e “basso”, tra cultura impegnata e di svago. Echaurren è autore di circa una ventina di libri, da solo o insieme a Claudia Salaris, sua compagna di vita. Numerose le sue personali in Italia e all’estero.
Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento, curatore, saggista, dal 1989 si occupa in particolare di sperimentazione audiovisiva. È titolare della cattedra di Teoria e metodo dei Mass Media presso l’accademia di Belle Arti di Roma. Tra i volumi da lui scritti o curati ricordiamo: Sguardo inconscio azione. Cinema underground e d’artista a Roma (1965-1975), Lithos, Roma 1999; Studio Azzurro. Tracce, sguardi e altri pensieri (Feltrinelli, 2007); Pose in movimento. Fotografia e cinema (Bollati Boringhieri, 2009); Segni sogni suoni. 35 anni di videomusica da David Bowie a Lady Gaga (Meltemi, 2018); Nel centro del quadro. Per una teoria dell’arte immersiva dal mito della caverna alla VR (Aesthetica, 2021).
Antonello Matarazzo, pittore, regista e video artista, esponente del Medialismo. I suoi video sono stati accolti da numerosi festival cinematografici italiani e internazionali, alcuni dei quali come la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, Festival de Cine de Mar del Plata e Festival Signes de Nuit hanno proposto sue retrospettive. Nel 2019 l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana ha programmato un suo focus presso la Galeria Kombëtare e Kosovës di Pristina. Il nucleo della sua ricerca si fonda sull’equivocità tra immagine fissa e movimento, il trait d’union tra pittura e video-installazioni è costituito dall’inclinazione nell’indagare aspetti introspettivi e antropologici. Il suo lavoro è stato presentato alla 53° e 54° Biennale d’Arte di Venezia.