STUDIO LAN | VERSO UN'ARCHITETTURA A-TIPOLOGICA


31 gennaio 2021, 11:30

Incontro a cura di Carmelo Baglivo
 
L’architettura è l’arte di trasformare la realtà. Determinata dalla sua storia e dalla sua cultura, dagli oggetti che analizza, dai metodi che adotta e dalle situazioni in cui interviene, l’architettura è anche di per sé un fattore determinante: è un contributo materiale, circostanziale e culturale ai mutamenti del mondo. L’architettura agisce sul reale quanto la realtà agisce sull’architettura.
L’architettura si fonda anche su programmi costruiti, sulle intuizioni delle esperienze passate. Come, allora, soddisfare i bisogni attuali della società o anticiparne i bisogni futuri? In contrasto con l’idea funzionalista di un uso unico dello spazio, il presente richiede un approccio più sfumato. Si tratta di capire come l’architettura ha soddisfatto nel tempo una precisa esigenza sociale, attraverso i vari dispositivi spaziali progettati dagli architetti. L’architettura è un’arte che ha attraversato i secoli; è importante collocare i problemi della contemporaneità all’interno di questo lungo arco temporale. Ogni problema ha la sua storia.
 
Umberto Napolitano (Napoli, 1975) ha studiato architettura presso l’Università Federico II di Napoli e poi all’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture di Paris-La Villette. Fondatore nel 2002 di LAN (Local Architecture Network) insieme a Benoit Jallon, conduce progetti di ricerca, esposizioni e conferenze in tutto il mondo. Ha insegnato alla Columbia University GSAPP di New York. Attualmente è professore presso l’AA (Architecture Association) School of Architecture in London. È membro dell’accademia francese di architettura dal 2016, e nel 2018 ed è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres.
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