Ma vada al Quarticciolo!
Azione urbana con installazione Proiezione video ed incontri a Piazza del Quarticciolo a cura di Francesco Careri (Stalker / Roma Tre) in collaborazione con Quarticciolo Ribelle e il Laboratorio di Progettazione Architettura e Comunità Emergenti, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre.
Ma vada al Quarticciolo e si spieghi perché i ragazzi prendano quegli atteggiamenti, portino i capelli lunghi, si mascherino anch’essi e si travestano. Non è possibile che quei ragazzi siano in polemica con i loro padri, che fanno i muratori, i manovali, gli spazzini. Evidentemente la molla del fenomeno qui è l’imitazione. Una forma infima di bovarismo, che sta dilagando nelle periferie e nel mondo operaio.
(da Massimo Conti, Il futuro è già finito. Intervista a Pasolini, Panorama, 8 marzo 1973)
A partire dalle parole di Pier Paolo Pasolini, nel quadro delle manifestazioni promosse in occasione dell’anniversario della sua morte dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, Francesco Careri propone una riflessione sulla condiziona giovanile al Quarticciolo in un momento storico in cui il quartiere è al centro di progetti, polemiche e riflessioni che coinvolgono l’intera città. Il progetto, un workshop di tipo ludico-costruttivo e con un intento didattico-partecipativo, vuole coinvolgere le diverse generazioni che abitano il quartiere, da chi nel 1975 aveva i capelli lunghi e oggi ha forse i capelli bianchi, ai ventenni di oggi che forse ancora vivono una condizione di conflitto e discriminazione, ma anche di lotta per un futuro diverso.
Dal 30 ottobre al 4 novembre gli studenti e le studentesse del Laboratorio di Progettazione Architettura e Comunità Emergenti, che saranno presenti nel quartiere per tutto il primo semestre come luogo di studio e di sperimentazione progettuale partecipata, attraverseranno il quartiere cercando risposte alle parole di Pasolini sui “capelloni” del Quarticciolo. In particolare, si andranno a cercare le persone che avevano vent’anni negli Anni Sessanta-Settanta, per commentare le parole di Pasolini, per ricordare luoghi e momenti di quegli anni, per rispondere a Pasolini sui motivi per cui era importante per loro portare i capelli lunghi e omologarsi ai ragazzi borghesi del centro di Roma. L’idea è di far scrivere agli ex-capelloni del Quarticciolo un messaggio a Pasolini e di girare un breve video in cui loro lo rileggono indossando delle parrucche.
Martedì 4 novembre
Quarticciolo
Piangiamo Pasolini è a cura di Museo delle periferie – Azienda Speciale Palaexpo nell'ambito delle iniziative di PPP VISIONARIO – 50° Anniversario dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini sono promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma, Fondazione Cinema per Roma, Fondazione Musica per Roma, Azienda Speciale Palaexpo, Teatro dell'Opera di Roma, Fondazione Romaeuropa, Fondazione Teatro di Roma - Teatro Nazionale, TiC - Teatri in Comune. E poi, ancora, associazioni, operatrici e operatori culturali, artiste e artisti. Con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Il programma dell’intera rassegna, suscettibile di variazioni, è disponibile su www.culture.roma.it.
Video © Alessandro Massaroni